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Si chiama “human factor”, fattore umano, e si sa che gioca un ruolo determinante (spesso, ahinoi, in negativo), negli incidenti aerei. Ma c’è anche chi si è preso la briga di pesarlo in funzione di un eventuale contatto con gli Alieni. Ebbene, pare ci sia ben poco da stare allegri: sembra infatti che saremo noi a combinare la frittata e a fare in modo che gli extraterrestri abbiano la meglio dopo il vano tentativo di stabilire un contatto e di farci capire.



La tesi è stata sviluppata da MarketWatch, che opera in sinergia con Cbs News. La ricostruzione dello scenario secondo gli analisti del sito è presto fatta. Stadio 1: arrivano gli Alieni e aggiungiamo la premessa che non si manifestano con intenti ostili (altrimenti saremmo subito fritti in padella). Stadio 2: si cerca di instaurare un dialogo, di capirsi, di presentarsi.

E’ la situazione descritta spesso anche al cinema, basti pensare a film come “Incontri ravvicinati del terzo tipo” o “Arrival”. Stadio 3: la task force degli umani, composta verosimilmente da psicologi, linguisti, biologi e militari – fa il possibile per stabilire una connessione diretta con i fratelli del cosmo. Ma, dato che l’Uomo è anche un po’ volubile e voltagabbana, ecco – stadio 5 – che mettiamo in moto, dietro le quinte, anche le armi, gli eserciti e addirittura gli ordigni di distruzione di massa.

Stadio 6: dato che gli Alieni non sono verosimilmente fessi, si accorgono di quanto sta accadendo e scatenano il caos. Stadio 7: nella confusione più totale, prenderebbero corpo saccheggi, devastazioni e quant’altro. I più forti ne approfitterebbero per cercare di surclassare i più deboli. Ma – stadio 8 – c’è il colpo di scena finale: gli Alieni si schiererebbero dalla parte dei deboli e ribalterebbero gli equilibri di potere sulla Terra. Questo è quanto: che cosa ne pensate?[fonte]