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Una stella a 36 punte, di 48 metri di diametro, con al centro un’altra più piccola, fatta con le stesse pietre bianche e marroni ma a dodici punte. Ci sono voluti quattro anni per costruire quella che il suo creatore – lo svizzero Werner Jaisli – ritiene essere una piattaforma di atterraggio per esseri interplanetari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siamo a Fuerte Alto, nel deserto argentino, a quattro chilometri dalla cittadina di Cachi, e questa enorme stella, perfettamente visibile dai satelliti, è un affascinante sito di avvistamento ufo: una bizzarra location, diventata negli anni un punto di ritrovo per studiosi e appassionati.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un luogo scelto non a caso, costruito con minuzia da un eccentrico 70enne che – come riporta El Tribuno – sostiene di aver ricevuto un messaggio telepatico proprio durante l’avvistamento di una insolita luce nel cielo sopra Fuerte Alto.

Terminata «La Esperanza», lo svizzero – che era solito andare in giro con una lunga barba bianca e abiti in stile druido – ha lasciato la valle, alimentando teorie su un suo possibile rapimento da parte degli alieni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma in realtà prima di andar via da Cachi per proseguire il suo cammino spirituale ha contattato il Comune, a cui ha lasciato in eredità in suo lavoro, per tutelarlo e farlo conoscere anche a livello turistico.[fonte]