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Ex ufficiale militare degli Stati Uniti dice: oggetti non identificati da cento a mille anni prima dell’avvento della nostra tecnologia.

Negli USA è avvolta dal mistero un’area militare chiamata “Area 51”. In quel luogo si narra che ci siano le prove che gli extraterrestri sono stati sulla Terra, e che li è persino conservato quel che resta di una navicella spaziale. Ma non solo, sono stati pubblicato video e foto dei corpi di presunti corpi di alieni analizzati in quel luogo.

Ma se gli UFO esistessero (in realtà ci sono), se questi eventi così anomali fossero un mistero, come mai è un mistero anche avere informazioni? Il famoso comunicato del Pentagono non ha detto molto di nuovo, hanno mostrato video dove si vedono oggetti non identificati in movimento.

Il Pentagono sta eseguendo delle ricerche approfondite circa i fenomeni aerei non “identificati” e questo perché sono emersi diversi resoconti di avvenimenti anomali da parte della Marina. Lo studio è nato dal fatto che dal 2004 si sono verificati degli strani eventi: ovvero oggetti avvistati e non identificati da parte del personale militare e aeronautico; eventi apparentemente inspiegabili.

Rammentiamo sempre che “UFO è l’acronimo dell’espressione inglese Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object, ovvero oggetto volante non identificato, con cui si indica genericamente ogni fenomeno aereo le cui cause non possano facilmente o immediatamente essere individuate da un osservatore. Wikipedia”

Il focus del dibattito è se gli incontri fossero stati con dei droni, con aerei stranieri, illusioni ottiche o qualcosa difficile da identificare e di strano. Il pensiero però comunque a tutti è che si tratterebbe di qualcosa con profonde implicazioni di sicurezza e tecnologiche.

Sean Cahill, capo della Marina degli Stati Uniti ormai in pensione, in una recente intervista rilasciata alla CNN ha dichiarato che nel 2004 insieme al suo compagno pilota, avrebbero avvistato uno strano oggetto in volo che sfidava letteralmente le leggi della fisica.

Durante la chiacchierata il presentatore del canale statunitense Chris Cuomo ha chiesto a Sean Cahill di raccontare questa sua strana esperienza e quest’ultimo ha rilasciato delle dichiarazioni sorprendenti. Infatti, nel 2004 era il capo a bordo della USS Prince e insieme al suo compagno hanno visto un qualcosa di cui la tecnologia era un alcunché fuori dalla loro portata e se mai fossero stati attaccati non sarebbero stati in grado di difendersi.

L’oggetto avvistato fu definito come bizzarro, impossibile da identificare e mai visto prima. Cahill afferma inoltre che si trattava di una tecnologia che superava nettamente l’arsenale in loro possesso in quel momento.

Sean ricorda quel giorno e ha ben chiaro e impresso nella mente ciò che vide. Si trattava di una specie di aereo, ma non aveva superfici di controllo né mezzi di propulsione che si potessero identificare. Il suo moto era particolare, infatti si muoveva a velocità ipersoniche, ma soprattutto precedeva i piloti al punto di ritrovo del CAP (cioè il punto di incontro della pattuglia aerea da combattimento).

Ciò che sembrava è che avesse una certa conoscenza di dove si sarebbero diretti i piloti ancor prima che prendessero la direzione. Cahill afferma che per fare tutto questo, al momento, non vi sono le capacità, conoscenze e competenze per farlo.

La notizia arriva dopo che l’ex tenente della Marina Ryan Graves ha dichiarato di recente alla CBS di aver incontrato oggetti insoliti che sorvolavano lo spazio aereo limitato su Virginia Beach. Dichiara inoltre, che questo evento si ripete ogni giorno ormai da due anni.

Un’altra figura molto importante interviene durante l’intervista di Cuomo a Cahill, ovvero Christopher Mellon, ex vicesegretario della difesa dell’Intelligence. Mellon, che ha servito sia sotto Bill Clinton che Gerorge W. Bush, ha dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero preoccuparsi e fare delle indagini più approfondite per questi strani incontri e avvistamenti.

Proprio perché si tratta di un qualcosa difficile da identificare, bisognerebbe fare indagini e approfondire l’argomento. Mellon ha infine concluso affermando che la fine dell’anno si concluderà con un rapporto da parte della Unidentified Aerial Phenomena Task Force del Pentagono su questi avvistamenti di oggetti non identificati. Si tratta di un progetto in piedi ormai da anni e proprio perché la verità sta piano piano emergendo è bene proseguire, nonostante i diversi fallimenti da parte dell’Intelligence. Infine, guardando Cuomo, Mellon ha affermato “abbiamo una minaccia sconosciuta che dobbiamo scoprire”.[Fonte]