letto da: 276
0 0
Tempo lettura articolo:3 Minuti, 6 Secondi
Ganimede: una porzione della prima foto inviata a Terra dalla sonda Juno durante il fly-by della luna di Giove, il 7 giugno 2021. L’immagine intera è più in basso in questa pagina. NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS

animede, il più grande satellite naturale di Giove e dell’intero Sistema Solare, fotografato da soli 1.000 chilometri dalla superficie: le foto della sonda Juno.

Il 7 giugno 2021, come da programma, la sonda Juno della NASA ha sorvolato Ganimede, una delle più interessanti lune di Giove, a una distanza di soli 1.038 chilometri dalla superficie. Nelle ultime ore sono arrivate le prime fotografie scattate durante il sorvolo: mostrano la superficie ghiacciata con notevoli dettagli, crateri, terreni scuri e altri luminosi, e lunghe linee che sembrano essere il risultato di grandi e lunghe fratture, forse faglie tettoniche, per usare il termine giusto.

«Questo è il sorvolo più ravvicinato di Ganimede che sia stato fatto da una generazione a questa parte», commenta Scott Bolton, del Southwest Research Institute (San Antonio, Texas), principale responsabile della sonda statunitense: «ci vorrà del tempo per analizzare tutti i dati. Per il momento non possiamo che meravigliarci di ciò che vediamo di questo oggetto celeste.»

A colori (ma non subito). L’immagine principale è stata ottenuta con il filtro verde della JunoCam, la macchina fotografica principale di Juno: mostra un’ampia porzione della superficie ghiacciata della luna a una risoluzione di circa 1 chilometro per pixel. Quando poi verranno elaborate le immagini ottenute con i filtri rosso e blu della fotocamera, si potrà vedere la stessa immagine nei suoi colori reali.

A colori (ma non subito). L’immagine principale è stata ottenuta con il filtro verde della JunoCam, la macchina fotografica principale di Juno: mostra un’ampia porzione della superficie ghiacciata della luna a una risoluzione di circa 1 chilometro per pixel. Quando poi verranno elaborate le immagini ottenute con i filtri rosso e blu della fotocamera, si potrà vedere la stessa immagine nei suoi colori reali.

Questa fotografia è stata ottenuta dalla JunoCam della sonda Juno della NASA durante il sorvolo del 7 giugno 2021: mostra Ganimede ripreso con il filtro verde. La fotografia è la somma ravvicinata di numerose “strisce”. Per vederla a colori bisogna attendere l’arrivo e l’elaborazione delle stesse immagini riprese però con i filtri rosso e blu, che saranno poi sovrapposte a questa. © NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS

In bianco e nero. La Stellar Reference Unit di Juno, ossia la telecamera di navigazione che fotografando le stelle permette alla navicella di mantenere la rotta, ha inviato a Terra un’immagine in bianco e nero del “lato oscuro” di Ganimede, ossia il lato opposto al Sole, immerso nella fioca luce diffusa da Giove, ripresa a una risoluzione compresa tra da 600 e 900 metri per pixel. «Le condizioni di luminosità erano ideali per una fotocamera studiata per lavorare in condizioni di scarsa illuminazione», afferma Heidi Becker, del Jet Propulsion Laboratory: «quest’area della superficie è molto diversa da quella osservata e fotografata dalla JunoCam, illuminata dalla luce diretta del Sole: sarà eccitante mettere a confronto le due.»

Questa immagine mostra il lato oscuro di Ganimede, ossia quello non illuminato dal Sole ma solo dalla luce riflessa di Giove: è stata ottenuta dalla fotocamera di navigazione di Juno, la Stellar Reference Unit. © NASA/JPL-Caltech/SwRI

[Fonte]