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Gli oggetti volanti non identificati hanno chiesto di non rendere pubblico che sono qui, l’umanità non è ancora pronta”, ha detto al quotidiano israeliano Yediot Aharonot Haim Eshed, ex capo della direzione spaziale del ministero della Difesa israeliano

L’ex capo della sicurezza spaziale israeliano sostiene che gli alieni esistono e sono in contatto da anni con Stati Uniti e Israele. Esisterebbe quindi una “federazione galattica” che comunica con i terrestri. “Gli oggetti volanti non identificati hanno chiesto di non rendere pubblico che sono qui, l’umanità non è ancora pronta”, ha detto al quotidiano israeliano Yediot Aharonot Haim Eshed. Pubblicata qualche giorno fa in ebraico, l’intervista è poi rimbalzata anche all’estero dopo la traduzione di alcuni stralci in inglese da parte del Jerusalem Post. Professore rispettato e generale in pensione, Eshed ha dichiarato che, come noi, anche gli alieni sono curiosi dell’umanità e stanno cercando di capire l’universo”.

La “federazione galattica”

Eshed ha aggiunto che sono stati firmati accordi di cooperazione tra le specie, inclusa una “base sotterranea nelle profondità di Marte” dove sono presenti astronauti americani e rappresentanti alieni. Secondo l’ex capo della direzione spaziale del ministero della Difesa israeliano ci sarebbe “un accordo tra il governo degli Stati Uniti e gli alieni” e il presidente Donald Trump ne sarebbe a conoscenza. Anzi sarebbe stato sul punto di rivelare le informazioni in suo possesso, ma avrebbe ricevuto la richiesta di non farlo per prevenire una probabile isteria di massa. La federazione galattica starebbe aspettando che” l’umanità si sviluppi e raggiunga uno stadio in cui possa capire, in generale, cosa sono lo spazio e le astronavi”.

Le reazioni delle autorità di Usa e Israele

La Casa Bianca e i funzionari israeliani non hanno voluto al momento rispondere alla richiesta di commentare queste notizie fatta da NBC News. Anche Sue Gough, portavoce del Pentagono, ha risposto con un no comment, mentre un portavoce della NASA ha dichiarato in un comunicato: “Anche se dobbiamo ancora trovare segni di vita extraterrestre, la NASA sta esplorando il sistema solare e quello che c’è oltre, per aiutarci a rispondere a domande fondamentali, incluso se siamo soli nell’universo”. Eshed, che in veste di capo della direzione spaziale israeliana ha supervisionato al lancio di numerosi satelliti nello spazio, ha deciso solo ora di rendere pubbliche queste informazioni perché a suo avviso oggi gli atteggiamenti sono cambiati e le persone sembrano più ricettive. “Se avessi rivelato tutto questo cinque anni fa, sarei stato ricoverato in ospedale”, ha dichiarato.

Non è un caso – ha assicurato – che Donald Trump abbia lanciato una forza armata durante il suo mandato dallo spazio” Gli extraterrestri comunque hanno aspettato fino ad oggi che l’umanità si sviluppasse e raggiungesse uno stadio in cui capiremo, in generale, cosa sono lo spazio e le astronavi”, ha detto Eshed, riferendosi alla federazione galattica.

Donald Trump

La Casa Bianca e i funzionari israeliani per ora non hanno commentato. La Nasa ha scritto in un comunicatoche uno degli obiettivi chiave dell’agenzia è la ricerca della vita nell’universo “anche se dobbiamo ancora trovare segni di vita extraterrestre”. “La Nasa sta esplorando il sistema solare e oltre per aiutarci a rispondere a domande fondamentali, incluso se siamo soli nell’universo”, si legge nel comunicato. Nell’immensità della nostra galassia qualsiasi contatto emesso da lontano impiegherebbe molto tempo per raggiungerci: il diametro della Via Lattea, ad esempio, è di poco più di 100.000 anni luce, ovvero 946.073.000.000.000.000 di km. Il pianeta più vicino alla Terra (al di fuori del sistema solare) dista più di 4 anni luce. Sarebbero necessari quattro anni per permettere a una nave che naviga a una velocità di 300.000 chilometri al secondo di raggiungerci.

Eshed, che ha supervisionato il lancio di numerosi satelliti israeliani nello spazio, ha detto che stava parlando solo ora perché gli atteggiamenti stavano cambiando e le persone sembravano più ricettive. “Se avessi rivelato quello che sto dicendo oggi cinque anni fa, sarei stato ricoverato in ospedale”, ha detto a Yediot.[Fonte]