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Il rover Curiosity su Marte
Il rover Curiosity su Marte 

Curiosity ha individuato tracce di tiofene. Secondo i ricercatori di Washington e Berlino, potrebbe essere stato sviluppato da batteri esistiti più di tre miliardi di anni fa

Le tracce di tiofene individuate sul suolo marziano potrebbero essere un nuovo indizio di vita passate sul Pianeta rosso. E’ la nuova ipotesi che i ricercatori della Washington State University hanno elaborato sulla base del composto eterociclico, – che sul nostro pianeta si trova nel carbone, nel petrolio e nei tartufi bianchi, – rintracciato dal rover Curiosity.

Lo studio su Astrobiology è il frutto della collaborazione con Technische Universitat di Berlino e illustra alcune possibilità per la formazione e l’evoluzione dei tiofeni.”Le analisi suggeriscono che un processo biologico potrebbe aver contribuito alla formazione del tiofene sul suolo marziano”, spiega Dirk Schulze-Makuch dell’ateneo statunitense.

“Le molecole di tiofene sono infatti composte da quattro atomi di carbonio e un atomo di zolfo, entrambi elementi bio-essenziali. Ma ovviamente esiste la possibilità che i composti derivino da processi non biologici”, aggiunge il collega e coautore Jacob Heinz. “Una delle spiegazioni più plausibili riguarda gli impatti meteoritici, che avrebbero potuto innescare processi biochimici. Nello scenario biologico, invece, i batteri, che potrebbero risalire a più di tre miliardi di anni fa, avrebbero potuto innescare un processo che avrebbe portato allo sviluppo dei  tiofeni”, aggiungono i ricercatori.

“Ulteriori conferme o smentite arriveranno con il rover Rosalind Franklin, che dovrebbe decollare il prossimo luglio e utilizzerà una tecnica di analisi meno distruttiva per i campioni, che oggi vengono divisi da Curiosity in modo da consentire analisi più accurate”, sostiene Schulze-Makuch, precisando che anche se il rover dovesse confermare la presenza di tiofene, o di isotopi, questi non potrebbero essere interpretati immediatamente come segnali di vita presente o passata sul pianeta. Come afferma Carl Sagan, “affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie”.

“Credo che sarà necessario inviare astronauti che potranno guardare attraverso un microscopio per scoprire un microbo in movimento”, conclude Schulze-Makuch. [Fonte]