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L’asteroide 2006 QV89 passerà il 27 settembre a 6,8 milioni di distanza. I primi calcoli di 13 anni fa avevano indicato una possibilità di impatto di una su 7 mila

Nonostante le notizie allarmistiche diffuse da giugno in poi, il 9 settembre l’asteroide 2006 QV89 NON colpirà la Terra. Già prima c’erano pochi dubbi, ma un’errata interpretazione del concetto di «rischio» relativa agli asteroidi che incrociano l’orbita del nostro pianeta aveva fatto scattare l’allarme diffuso da siti catastrofisti. Invece l’asteroide 2006 QV89 non ha mai posto un serio rischio di impatto e ora i calcoli di Nasa e Agenzia spaziale europea hanno smontato tutte le ipotesi di apocalisse.

Asteroidi Neo

Come è ben specificato dall’elenco degli asteroidi Neo (Near Earth Object) 2006 QV89 è sì un oggetto attenzionato ma non è nella lista delle priorità. Nel punto di maggiore avvicinamento del 27 settembre (e non il 9 come detto in un primo momento) l’asteroide, che ha un diametro di 20-50 metri, passerà a una distanza di 6.855.317 chilometri dalla superficie della Terra, pari a 17 volte la distanza della Terra dalla Luna. Anche le eventualità di un futuro impatto sono estremamente remote, affermano gli scienziati.

Collisione

Come è nata allora la notizia della possibile collisione? L’asteroide venne scoperto nell’agosto del 2006 con un periodo di osservazione molto breve. Chi allora fece i calcoli con il materiale a disposizione concluse che la possibilità di un impatto con la Terra il 9 settembre di 13 anni dopo era una su 7 mila: bassa, ma non nulla. Ora i calcoli sono stati rifatti: apocalisse rimandata [Fonte]