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2014 JO25 è classificato come “potenzialmente pericoloso” ma non desta preoccupazione. Sarà a circa 4 volte e mezza la distanza che ci separa dalla Luna

UN ASTEROIDE sfiorerà la Terra il 19 aprile, passando a due passi (astronomici) dal nostro pianeta. Il suo nome d’archivio è 2014 JO25 ed è classificato come “potenzialmente pericoloso” ma in il suo passaggio non desta preoccupazione. I telescopi di tutto il mondo lo osserveranno nel momento ideale, quando si troverà al perigeo, ad appena 1,8 milioni di chilometri di distanza. Sufficientemente lontano (oltre quattro volte e mezza la distanza che ci separa dalla Luna) per poterlo vedere passare senza rischio che ci precipiti in testa

Scoperto nel 2014, fino a pochi mesi fa si sapeva poco di questo grosso “sasso”. Le ultime osservazioni con il telescopio Gemini South, in Cile, hanno permesso di raffinare i dati sulla sua traiettoria a settembre 2016. Mentre la stima delle dimensioni indica un diametro di oltre 600 metri. Più che un pericolo, comunque, per gli astronomi il suo passaggio rappresenta un’occasione per puntare l’obiettivo e scattare, soprattutto immagini radar, e studiarlo per bene.

Il passaggio di 2014 JO25 è infatti eccezionale, non ci faceva visita così da vicino da quattro secoli e non ripasserà a questa distanza fino almeno all’anno 2500. Si tratta inoltre del “flyby” più stretto da parte di un oggetto di queste dimensioni da oltre 12 anni. Nel settembre 2004 l’asteroide 4179 Toutatis (un colosso al confronto, con un diametro di 5,4 chilometri) passò a una distanza quattro volte quella della Luna. Mentre il prossimo incontro simile è atteso nel 2027 quando 1999 AN10 (800 metri) passerà molto più vicino: a una distanza minore di quella che ci separa dal nostro satellite.

“Per essere classificati come ‘Potential hazardous asteroids’ gli oggetti devono rispondere a certe caratteristiche – sottolinea Gianluca Masi, del Virtualtelescope, che trasmetterà le immagini in diretta streaming alle 14 e 24 ora italiana – riguardo all’orbita e le dimensioni. Sono asteroidi di diametro stimato superiore ai 100 metri e che si avvicinano entro 7.5 milioni di km all’orbita terrestre”. La lista di questi oggetti è molto lunga e così l’elenco dei passaggi ravvicinati previsti nei prossimi 160 anni. Nessuno dei quali, per ora, si annuncia come catastrofico.

Il catalogo dei “Pha” contiene quasi 1.800 oggetti considerati potenzialmente pericolosi. Sul sito del Minor planet center sono elencati oltre 2300 eventi o “incontri” con il nostro pianeta. Nessuno con probabilità significative di rivelarsi una catastrofe. Il più ravvicinato, al momento, è previsto per l’aprile del 2029, quando l’asteroide Apophis sfreccerà ad appena 40mila chilometri sopra le nostre teste. La probabilità che ci colpisca, secondo la Nasa, è di una su 43mila. Tra i più ”pericolosi” c’è invece 2007 VK184, 130 metri di diametro e che, nel 2048, dovrebbe passare a circa due milioni di chilometri. Le chance che invece precipiti sulla Terra sono una su 3mila.

Per dare l’idea del traffico nel quale siamo immersi, martedì 4 aprile il piccolo asteroide 2017 GM ha effettuato un passaggio record, ad appena 16.000 chilometri. Si è trattato del sesto più vicino di sempre tra quelli noti da parte di un sassolino che, con tutta probabilità, si sarebbe polverizzato entrando in atmosfera. Mentre il 20, sempre di aprile, i telescopi punteranno un altro asteroide del diametro di quasi un chilometro e mezzo, classificato come “potenzialmente pericoloso”, passerà comunque a otto milioni di chilometri.[fonte]

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