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Le immagini della sonda Mro fanno impazzire il web

Nasa. La sonda MRO fotografa una misteriosa sfera adagiata su un cratere di Marte. Per i siti specializzati non ci sono dubbi. La scena catturata è un Ufo Crash che potrebbe essere datato tra il 2012 e il 2014. I ricercatori non si sbilanciano, la foto fa il giro del mondo.

Ufo crash, dunque. Ed è la seconda volta in sei mesi. A febbraio fu Curiosity a mandare in tilt la rete con delle foto sensazionali, oggi le immagini arrivano dalla sonda spaziale Mars Reconnaissance Orbiter, lanciata il 12 agosto 2005 allo scopo di individuare potenziali aree di atterraggio per future missioni sul Pianeta rosso.


Si tratta di tre foto spettacolari riprese dalla fotocamera HiRISE, che è uno dei sei strumenti che si trovano a bordo del MRO. Ed è programmata proprio per controllare gli impatti di questo tipo.
Per gli appassionati di Ufo è una delle prove migliori che indicano l’esistenza di vita extraterrestre nel nostro sistema solare. L’oggetto non identificato si sarebbe schiantato nella regione di Elysium Planitia, che è la seconda più grande regione vulcanica su Marte, dopo Tharsis. E che possiede una estensione di superficie che va dai 1680 ai 2400 km. Il periodo dell’impatto oscilla tra il mese di febbraio 2012 e giugno 2014.
Alla NASA stanno ancora valutando le curiose dimensioni dell’oggetto.  Ma non si esclude che si possa trattare di una meteora di grandi proporzioni. O che l’oggetto visibile dentro il cratere, non sarebbe altro che un effetto di luce creato dal Sole.
Quello che però lascia perplessi molti è il lungo e profondo solco lasciato dalla sfera. E che escluderebbe l’ipotesi meteorite. “L’oggetto ha tentato di atterrare ed è esploso dopo poco – dicono i siti specializzati – altrimenti non ci sarebbe quel solco. E anche il cratere è una grossa buca provocata dalla navicella”.
Insomma, ci risiamo.

A febbraio la zona che fece notizia fu quella di Candor Chasma. E l’oggetto fotografato era semisepolto nel terreno. Le immagini spuntarono come per magia da YouTube e nella descrizione che le accompagnava si faceva anche riferimento a delle strutture artificiali che potrebbero essere attribuite a delle antiche rovine aliene venute alla luce su Marte a seguito dello schianto di un disco volante.
Il sito dello schianto coinciderebbe con delle antiche rovine strutturali identificate come “un’antica area sotterranea dove si nasconderebbe un impianto per la manutenzione e la produzione di dischi volanti”.
Alla Nasa nessuno commentò la cosa.[fonte]

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