In uno studio pubblicato sulla rivista Astrobiology si ipotizza la presenza di qualcosa di molto simile a quanto presente sulla Terra
Sul suolo marziano spunta di tutto: c’è chi assicura di aver visto frammenti metallici, sculture, ossa e addirittura animali. Ma l’analisi di cui vogliamo parlarvi non ha nulla a che fare con la pareidolia, ovvero con quel fenomeno che induce il nostro cervello a riconoscere oggetti noti in immagini dalle forme confuse. Ad ipotizzare la presenza di qualcosa di molto simile a quanto presente sulla Terra è infatti una geologa, in uno studio pubblicato dalla rivista Astrobiology.
Nora Noffke, dell’Old Dominion University della Virginia, ha attentamente esaminato alcune foto scattate su Marte da Curiosity. Si tratta di immagini riprese il 12 dicembre 2012, durante il 125° giorno di missione del rover della NASA, nel letto prosciugato del Gillespie Lake, nella zona di Yellowknife Bay, vicino al cratere Gale. La somiglianza tra le rocce di questa area e gli strati sedimentari che si trovano sul nostro pianeta è apparsa subito chiara.[fonte]
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