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Le prime panoramiche a 360° (in foto e in video) e il filmato dell’atterraggio su riprese dallo stesso rover Perseverance. E la prima registrazione dell’ambiente marziano, realizzato dal microfono di bordo.

Il rover Perseverance è sul suolo marziano da circa 4 giorni e ha già iniziato a inviarci una gran mole di dati e immagini. Tra queste,  la prima panoramica, realizzata accostando 6 foto realizzate dalla telecamera di navigazione (in alto; più in basso, invece, c’è la versione navigabile).

L’ente spaziale americano ha anche reso pubblico il video dell’atterraggio del rover sul pianeta rosso e la registrazione dei primi suoni provenienti da Marte

un debole fruscio scoppiettante prodotto dal vento e catturato da un microfono a bordo del rover Perseverance.

Il video ripreso dalla sonda mentre atterrava (guardatelo fino alla fine, merita soprattutto il finale) è stato registrato in 4K da quattro telecamere: una posizionata sull’involucro esterno e puntata verso l’altro,

in direzione del paracadute, una verso il basso e collocata sull’argano di discesa e infine due videocamere sul rover, una puntata verso l’altro e l’altra verso il suolo marziano.

Nelle immagini si vede in particolare: l’apertura del paracadute, il distacco dello scudo termico, che precipita al suolo velocemente, il distacco della gru (con la doppia ripresa: dal rover verso l’alto e dalla gru volante verso il basso) e infine l’atterraggio.

L’audio incorporato nel video proviene dalle chiamate di controllo missione durante l’entrata, la discesa e l’atterraggio.

Una realtà sorprendente. Le immagini partono da circa 11 chilometri di quota con alcuni fotogrammi neri ripresi all’interno del contenitore ove si trovava il paracadute. Subito dopo si vede il dispiegamento dell’enorme paracadute bianco e rosso che ha frenato la velocità di “caduta” del rover fino al momento in cui è entrata in azione la “gru”, a 2.130 metri dalla superficie marziana.

La gru ha acceso gli otto motori per rallentare ancor più la velocità di discesa fino a far toccare il suolo a Perseverance ad una velocità di 2,6 chilometri all’ora.

‘atterraggio del rover nel cratere Jezero avviene in una nuvola di polvere sollevata dai motori della “gru” in azione.

Tagliate le corde che sostenevano il rover alla gru, quest’ultima esce di scena a gran velocità per impattare lontana dal luogo di atterraggio di Perseverance. «È la prima volta che siamo stati in grado di catturare un evento come lo sbarco su Marte in tutte le sue fasi»,

ha detto Michael Watkins, direttore del Jet Propulsion Laboratory della NASA. «Questi sono video davvero sorprendenti.

Li abbiamo visti e rivisti durante tutto il weekend». Dopo qualche ora dall’atterraggio, infatti, Perseverance ha inviato circa 30 GB di immagini e dati relativi all’atterraggio.

I primi suoni marziani. Perseverance è anche un buon ascoltatore: è infatti dotato di diversi microfoni per registrare l’impatto all’atterraggio e soprattutto per ascoltare il rumore delle rocce, del vento, dei diavoli di sabbia e delle ruote che si muovono sulla superficie.

Questi suoni, che su Marte si propagano in modo diverso per le differenti proprietà dell’atmosfera, garantiranno a noi umani un’esperienza interattiva,

ma soprattutto avranno un alto valore scientifico: quelli provenienti dai microfoni sulla SuperCam forniranno, anche a distanza, dati su massa, composizione e durezza della roccia, utili per capirne le origini.

Un microfono è rimasto acceso anche durante la fase di discesa del rover verso la superficie marziana, ma non ha raccolto alcun suono, mentre è stato in grado di catturare l’audio qui sotto una volta atterrato su Marte.

Dave Gruel, ingegnere capo del sistema di telecamere e microfoni di Perseverance, ha spiegato: «Quello che si sente per la durata di circa 10 secondi è una raffica di vento reale sulla superficie di Marte che è stata captata dal microfono e rimandata qui, sulla Terra».[Fonte]