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Qualcosa di straordinario sta per succedere. Ex funzionari e scienziati di alto livello che per anni hanno lavorato nell’ombra stanno per venire alla luce del sole. Si tratta di addetti ai lavori che hanno avuto contatti molto stretti con le agenzie governative degli Stati Uniti interessate ad indagare sugli UAP-gli Unidentified Aerial Phenomena (come si preferisce definire in ambito scientifico quelli che comunemente si chiamano UFO).

Questi ricercatori intendono operare ora in ambito privato e mettere a disposizione di tutti le informazioni già declassificate e ogni futura conoscenza.

A sostenerlo, è l’interessante articolo scritto dalla giornalista investigativa americana Leslie Kean per l’Huffington Post. Leggendo fino in fondo si capisce che sì, sembra davvero in corso una piccola rivoluzione. I nomi coinvolti in questa operazione di apertura e divulgazione sono di grande peso, così come i ruoli che hanno svolto fino a pochi mesi fa.

Ci sono un agente che per 25 anni ha operato alla Direzione Generale della CIA,  il direttore  dei programmi per i sistemi avanzati della Lockheed Martin, un ex deputato che è stato segretario della Difesa nel settore dell’Intelligence e anche un funzionario dello stesso dipartimento  che tra i suoi vari compiti ha condotto un programma del Pentagono per identificare le possibili minacce aeree focalizzato- pensate un po’… – sulle tecnologie non identificate.
Inoltre, del gruppo fanno parte altri  professionisti di grande esperienza provenienti dall’intelligence e dal mondo accademico. Tutta gente- dice giustamente la Kean- che ne sa più di tutti noi messi insieme. Ma che sta succedendo? Perché si sono riuniti? qual è il loro scopo?

Tutto ha avuto inizio quando Tom DeLonge– cantante e produttore musicale, fondatore del gruppo punk Blink182 e leader della band Angels&Airwaves- ha deciso di investire i suoi svariati milioni di dollari  per far luce sul mistero che lo appassiona: gli UFO. Ha così creato una società di intrattenimento, chiamata To The Stars, incentrata sulla questione aliena, il paranormale e altri misteri, con l’obiettivo di produrre film, programmi tv, libri  e fare divulgazione.

Un po’ per volta, DeLonge è entrato in contatto con gli addetti ai lavori, posizionati ai livelli più alti nell’industria aerospaziale, nell’intelligence, nel Dipartimento della Difesa, nella NASA. Queste sue fonti gli hanno passato una gran mole di informazioni di prima mano sul fenomeno UFO e lo hanno aiutato a sviluppare un piano per diffondere, progressivamente, tutte queste conoscenze tramite To The Stars, che può contare su un pubblico molto giovane. L’anno scorso, Wikileaks ha pubblicato lo scambio di email tra l’artista e John Podesta, a capo della campagna presidenziale di Hillary Clinton e noto per il suo personale interesse sulla questione aliena.

La diffusione di queste lettere private ha creato non pochi imbarazzi, visto che in esse venivano citati i nomi di queste fonti molto riservate e molto ben informate, che sono così per forza di cose uscite allo scoperto. Tra di loro, anche due generali, due veri pezzi da novanta: uno era il comandante del laboratorio di ricerca della base aerea Wright-Patterson  e responsabile della gestione del programma di scienza e tecnologia dell’Air Force da 2.2 miliardi di dollari; l’altro era il segretario speciale dell’ufficiale a capo del Comando Spaziale dell’aeronautica militare alla base Peterson.

La rivelazione dei loro nomi ha messo a tacere chi dubitava dell’ attendibilità delle informazioni in possesso da DeLonge, ma ha anche provocato una battuta d’arresto dei programmi di divulgazione. Eppure, chi si trovava coinvolto nell’operazione ha ribadito la propria volontà di andare avanti con un graduale rilascio di notizie. “Penso che davvero vogliano che noi sappiamo, lo vogliono sul serio. E io, a questo punto, sento che sarà un rospo difficile da ingoiare per alcune persone perché ci sono soggetti non ancora pronti”, ha detto l’ex fondatore dei Blink182 in un’intervista a George Knapp di KLAS TV.

Tom ha però reagito e  puntato ancora più in alto.  “To The Stars” si è trasformata in “To the Stars Academy of Arts and Science” e include tre sezioni: scienza, aerospazio, spettacolo. Scopo: esplorare gli estremi confini della scienza e comprendere i fenomeni ancora da spiegare. Ha deciso di presentare il suo gruppo di lavoro e di lanciare la sua nuova iniziativa  mercoledì 11 ottobre, in una conferenza stampa a Seattle. Nell’annuncio, si afferma che i membri del team, dopo aver operato nell’ombra al massimo della segretezza per decenni, pensano che “sufficienti prove credibili degli UAP dimostrano che esiste una tecnologia esotica che potrebbe rivoluzionare l’esperienza umana.”

Pochi giorni fa, Leslie Kean ha avuto modo di incontrare a Washington alcune delle personalità di spicco di questa squadra di super esperti e nell’articolo riporta alcune delle loro opinioni. Il fisico Harold Puthoff, ad esempio, le ha spiegato che “ormai, la scienza supera la fantascienza. Noi scienziati stiamo iniziando a prendere sul serio idee tipo il volo nello spazio con il warp drive in stile Star Trek e l’alta probabilità di una intelligenza extraterrestre. La realizzazione della maggior parte di ciò che costituirà la scienza del futuro è al di là della nostra attuale comprensione. Dato che l’osservazione dei fenomeni aerospaziali anomali potrebbe incorporare questi tre elementi, è una sfida irresistibile che merita di essere affrontata.”

In quell’occasione, la giornalista investigativa ha avuto modo anche di parlare con Luis Elizondo, l’agente che ha guidato il programma del Pentagono sulle minacce provenienti dal cielo. Un argomento che lo ha particolarmente interessato e sconcertato e di cui pochi, pochissimi, sapevano essere al centro delle sue indagini anche tra gli  stessi colleghi. Secondo Elizondo, gli oggetti volanti non  identificati non hanno mai mostrato aperta ostilità, ma un fenomeno non spiegato è sempre considerato una potenziale minaccia finchè non se ne conosce in modo certo la natura. Ed ha aggiunto:”In base alle nostre osservazioni, è mia opinione e anche di altri che il fenomeno sia assolutamente reale. Ritengo che siamo più vicini che mai a comprenderne il funzionamento”.

E ancora, la Kean riporta quanto le ha detto l’ex direttore della divisione aerospaziale della Lockheed Martin, Stephen Justice: “ Come si può pensare che la fisica che conosciamo oggi sia tutto quello che c’é?”. E in merito agli UFO,  considerando quante persone in gamba e affidabili li hanno visti, è arrivato alla conclusione che si tratta di un fenomeno reale.”Quindi significa  che si può fare, queste insolite caratteristiche di volo sono possibili. Come si fa? Io voglio andare fino in fondo per capire come si fa…”[fonte]

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