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Presentato dalla Nasa un progetto che permetterebbe al pianeta di avere un’atmosfera adatta anche agli esseri umani

La corsa a rendere abitabile la superficie di Marte non si ferma. Anche l’ex presidente Usa Barack Obama, lo scorso anno, in un articolo per la Cnn aveva previsto uno sbarco dell’uomo sul Pianeta Rosso entro il 2030.  E il miliardario Elon Musk da almeno 10 anni lavora a Space X, un ambizioso progetto che prevede di far arrivare i primi umani su Marte molto prima del 2030.

Barriera magnetica

L’ultimo progetto è della Nasa (qui un abstract): uno scudo magnetico tra Marte e il Sole, che permetterebbe al pianeta rosso di tornare ad avere un’ atmosfera e di essere abitabile in vista di future colonie umane.  L’idea, del gruppo dell’agenzia spaziale americana coordinato da Jim Green, è di realizzare una barriera magnetica tra il pianeta rosso e il Sole, che blocchi il vento solare e favorisca lo sviluppo di un campo magnetico artificiale al fine di creare le condizioni per il ripristino dell’atmosfera. Sarebbe possibile posizionando un’enorme struttura gonfiabile che abbia un meccanismo capace di generare un campo magnetico e da collocare in uno punti di equilibrio tra l’azione della gravità del Sole e quella del pianeta, chiamati punti di Lagrange 1.

Il progetto è illustrato in questo disegno:

Gli effetti positivi

Lo scudo, per gli esperti della Nasa, innescherebbe una serie di effetti positivi per l’abitabilità di Marte: primo tra tutti l’aumento medio della temperatura superficiale, che porterebbe allo scioglimento di quasi tutta l’acqua ghiacciata presente sul pianeta. E con l’acqua il pianeta tornerebbe ad essere un mondo più simile alla Terra. Lo studio della Nasa parte dalla teoria, scientificamente accettata, che Marte in origine possedesse un proprio campo magnetico, scomparso 4,2 miliardi di anni fa. Ciò avrebbe permesso al vento solare di strappare via gradualmente l’atmosfera dal pianeta, trasformandolo nel giro di 500 milioni di anni da caldo e umido a freddo e inospitale.

I problemi pratici

Secondo Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), il progetto “è possibile teoricamente, anche se da un punto di vista pratico è più complicato. La proposta della Nasa, ha aggiunto, prevede di realizzare una grande struttura gonfiabile all’interno della quale va piazzato un generatore di campo magnetico. “Ma perché tutto questo funzioni – ha osservato -il campo magnetico generato deve essere molto forte. Abbiamo la tecnologia per realizzare tutto questo, ma organizzare una missione richiede almeno 10-15 anni. L’idea però è  buona, perché qualsiasi scenario per una futura abitabilità di Marte parte dal blocco del vento solare che si porta via l’atmosfera e di conseguenza non permette la creazione di un effetto serra e quindi di acqua”.[fonte]

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