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Cari amici del sito “Gli alieni tra noi – L’HUB che ti informa dove gli altri non osano!“, oggi vi parlerò di esseri extraterrestri che stabilirono il paleo-contatto, o meglio, uno dei vari paleo-contatti avvenuti nel corso dei millenni tra varie specie dell’Universo ed i nostri antenati. Parallelamente al Culto del Cargo, fenomeno ben noto e studiato, in cui le primitive popolazioni terrestri rappresentavano forme di aerei ed astronavi ed adoravano gli dèi venuti a portare doni e conoscenza dal cielo, si sviluppò in tutte le tribù terrestri l’usanza di deformare il cranio dei neonati, mediante fasciature e tavolette, per farli assomigliare agli dèi scesi dal cielo.

Queste due tessere del nostro puzzle alieno s’incastrano perfettamente col Culto della Montagna Sacra. Praticamente non esiste luogo della Terra in cui un popolo non abbia adorato e venerato la Montagna Sacra come casa di Dio. Quelle stesse incredibili costruzioni che noi abbiamo chiamato piramidi, sparse in tutto il pianeta, tra popolazioni ed epoche diverse, non sono altro che la rappresentazione della montagna sacra, la casa di Dio! La montagna sacra era la residenza della divinità.

Nei racconti di ogni epoca è la dimora eletta dagli Dèi, ed è un luogo dalle particolari caratteristiche: la regolarità delle proporzioni della forma a cono ed un aspetto che incute enorme potere tra le dimensioni terrene e quelle extra-dimensionali. In India vennero scritti i sacri testi Veda, nei quali possiamo leggere la descrizione dei Vimana, le grandi navi di fuoco degli dèi che atterravano e ripartivano con grande rumore di tuono.

E gli dèi spiegarono ai terrestri come guidare queste navi stellari, lasciando loro i manuali d’uso. Mentre da una parte del pianeta accadeva tutto questo, agli antipodi, in una zona non ancora scoperta dall’uomo bianco, le tribù Kiowa, Apache, Arapaho, Comanche, Cheyenne, Lakota erano unite nel culto della sacra regione delle Black Hills.

Le Black Hills erano il luogo dove dimorava una presenza divina, un’energia cosmica che tutto pervadeva. In quei monti tutto era sacro. Le varie leggende delle tribù indiane narrano di molti oggetti sacri ricevuti in dono da esseri divini apparsi fra queste colline. Le tradizioni tramandate oralmente da questi popoli, narrano di uomini ed animali provenienti da un mondo precedentemente esistito. Nel rito religioso Cheyenne, la capanna eretta al centro dell’accampamento simboleggia l’interno della Montagna Sacra dove il grande Motseyoef incontra lo Spirito del Tuono.

Nella tradizione giapponese la Montagna Sacra è presente nei ricordi inconsci dell’essere umano, ed è alla portata della sua comprensione per un’esperienza spirituale. Anche in Giappone figure divine dal Monte Fuji elargiscono doni magici ai terrestri. Premesso questo, e stabilito che questi culti erano praticamente un’unica religione antichissima, che comprendeva tutti i popoli della Terra, dobbiamo ora trovare la Montagna Sacra descritta e tramandata per millenni da padre in figlio. Nelle scorse settimane vi ho fornito le prove fotografiche dell’avvenuto contatto tra marziani molto evoluti con sumeri ed egizi.

Poi, mostrandovi il cranio allungato del bronzo ritrovato tra le rocce marziane, vi ho dimostrato da dove ci è pervenuta tale usanza, e come essa calzi perfettamente col Culto del Cargo. Oggi vi mostrerò da dove proviene il Culto della Montagna Sacra e chi era lo spirito del Tuono! La Montagna Sacra rappresenta sempre un essere vivente molto potente, l’essere più antico, che esisteva già prima della creazione dell’uomo. Un essere divino destinato all’eternità!

Qui vediamo, nella sua vista frontale, la Montagna Sacra del sovrano di Marte.
Notate la forma conica, perfetta, e la regolarità delle proporzioni, come vuole la tradizione dell’antico culto. Notate le incisioni scolpite nella roccia di occhi, naso e bocca. Qualche scienziato ve l’aveva mostrata? Ebbene… questa incredibile scoperta scientifica è nei miei libri fin dal 2013!
…e da allora nessuno ve ne ha mai parlato!  Anzi, “gli esperti” continuano imperterriti a raccontarvi fandonie su fandonie!

Nella seconda immagine vediamo la Montagna Sacra ripresa dal suo lato sinistro. Notiamo che nell’orecchio ha una parabola dorata per ricevere trasmissioni.
Vediamo i tagli dell’occhio e della bocca.

Esaminando ed ingrandendo la bocca notiamo, all’interno della stessa, una costruzione. E’una grande vetrata che si affaccia sulla piazza sottostante.
Probabilmente questo era il luogo in cui avvenivano cerimonie ed il Sovrano teneva discorsi al popolo marziano.

Statua del sovrano di Marte con copricapo da cerimonia.
Notate l’incredibile rassomiglianza, di profilo, dei suoi lineamenti con i nostri.
Notate anche l’identica fattura dello stupendo copricapo con quelli, a noi ben noti, usati dagli indiani d’America!

Queste immagini sono on-line da anni.  Quanti “esperti ufologi degni di credibilità” ve le hanno mostrate prima di me? Prima del 2013?

Per ultima informazione vi rammento che Il Cairo significa Marte! Un caso? O un’altra tessera del puzzle alieno?

Cari amici, miei estimatori, vi lascio con un abbraccio…

Agli altri “pseudo-esperti di alto spessore” il solito dito medio!

Davide Capelli

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