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Il prototipo di tuta spaziale (@ILCDover)

Il prototipo presentato da Ilc (International Latex Corporation) Dover e Collins Aerospace ha uno schermo integrato per comunicare con la base

SARA’ più maneggevole e anche più digtale, grazie a un display integrato, la tuta che indosseranno gli astronauti del futuro. Il prototipo, chiamato Astro, è stato progettato dalle aziende americane Ilc (International Latex Corporation) Dover e Collins Aerospace, già coinvolte nel design delle tute spaziali per le missioni Apollo e per la Stazione Spaziale Internazionale.

Presentate al Congresso degli Stati Uniti in occasione delle celebrazioni per i 50 anni dello sbarco sulla Luna, le tute sono leggere e sicuramente più comode di quelle utilizzate finora per esplorare lo spazio e, secondo le aziende che le hanno messe a punto, “consentiranno agli astronauti di muoversi più facilmente”. Potranno essere utilizzate sia per le passeggiate spaziali, le cosiddette attività extraveicolari, che per le future missioni sulla Luna e Marte. Lo schermo “permetterà agli astronauti di accedere in tempo reale ai dati sulla loro attività e di comunicare più agevolmente”.

Le nuove tute potranno essere utilizzate nel programma Artemis, con il quale la Nasa intende tornare sulla Luna nel 2024. “Siamo pronti a riportare astronauti sul nostro satellite, stavolta per restarci.

Il primo passo, nelle intenzioni della Nasa, sarà costruire una stazione lunare, battezzata Gateway (portale), il cui primo nucleo dovrà essere lanciato entro il 2022. Con i suoi partner internazionali, la Nasa sta studiando l’evoluzione ottimale dell’architettura del Gateway per portare una coppia di astronauti americani sulla Luna entro il 2024. La superficie lunare promette di essere anche un trampolino di lancio per spingersi ancora più lontano, verso Marte. [Fonte]