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La Nasa ha dato l’ok alla fase finale di sviluppo del gigante dello spazio, lo Space launch System (Sls). Ne ha dato annuncio l’amministratore delegato dell’agenzia spaziale statunitense, Charles Bolden. “Siamo in un viaggio di esplorazione scientifica e umana che porta verso Marte”, le parole con cui ha indicato il pianeta rosso come la destinazione finale degli sforzi sostenuti dalla Nasa. “Siamo risolutamente impegnati a realizzare il veicolo di lancio e altri sistemi di supporto che ci porteranno in questo viaggio”, ha specificato Bolden. Il gioiello a cui è legato il futuro dell’esplorazione spaziale è un vettore che porterà gli astronauti dalla Terra a Marte entro gli anni ’30 di questo secolo. La costruzione del razzo da 2,8 miliardi di dollari è stata affidata alla Boeing.

La lunghezza dello Space launch System, 117 metri- come un grattacielo di 43 piani-, è tre volte maggiore a quella dei razzi attualmente in uso alla Nasa.

La prima missione che gli sarà affidata è il trasporto della capsula Orion, senza equipaggio. Inizialmente la data del debutto era fissata per il 2017, ma, fanno sapere dalla Nasa, ci sarà probabilmente uno slittamento. Ma non si andrà oltre il novembre del 2018, assicurano. La prossima fase dello sviluppo per lo Space Launch System è quello della revisione critica della progettazione.

Il vettore è una macchina complessa, la cui realizzazione è anche l’occasione per sperimentare nuove tecnologie e tentare nuove strade. Questo è il caso, per esempio, delle componenti stampate in 3D. E’ successo al Marshall space flight center della Nasa, a Huntsville in Alabama. E’ lì che è stato realizzato l’iniettore: una parte molto complessa, che ha il compito di inviare il propellente all’interno del motore. Per farlo hanno inserito il progetto nella stampante e poi la stampante stessa ha depositato uno strato di polvere di metallo successivamente fusa insieme con un laser. “Ciò che vogliamo è andare oltre il solo test dell’iniettore- spiega Chris Singer, capo del Marshall Engineering Directorate-. Vogliamo dimostrare come le stampanti 3D possano rivoluzionarela progettazione dei razzi. Le componenti si sono comportate eccezionalmente durante i test”.
La prima missione di prova prevede il trasporto di 70 tonnellate, anche se il vettore sarà in grado di reggerne fino a 143. Intanto fervono i lavori nei laboratori. Lo Space Launch System è dovuto tornare in officina per una questione acustica: produceva troppi rumori in rampa di lancio. I tecnici hanno ricalibrato i volumi e fatto le opportune verifiche. La capsula Orion, invece, ha ora un guscio protettivo completo per difendere se stessa e gli astronauti che trasporterà sia dalle temperature che da eventuali detriti grazie al montaggio dell’intera pannellatura.

Marte è una destinazione ambita per le scoperte scientifiche e per l’esplorazione robotica e umana, vista come una tappa della nostra espansione all’interno del Sistema Solare. Questo perché la formazione del pianeta rosso è comparabile a quella della Terra, e può fornire informazioni sulla storia del nostro stesso pianeta e sul nostro futuro. Marte presenta le condizioni di un pianteta che in passato ha ospitato la vita. E’ su Marte la risposta alla domanda più ricorrente: esiste vita al di là della Terra?


Ingegneri e scienziati sono al lavoro, tessendo reti di collaborazione tra settore pubblico e privato e coinvolgendo Paesi di tutto il mondo, con l’unico obiettivo di far raggiungere ad un uomo l’ambita superficie marziana.

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