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Duncan Forgan, astrobiologo presso l’Università di St. Andrews, ha recentemente affermato che c’è la possibilità che alcuni oggetti in orbita nella fascia di asteroidi del Sistema Solare potrebbero essere gigantesche astronavi extraterrestri.

A suo parere, gli alieni, una volta abbandonato i loro pianeti di origine non più abitabili, potrebbero essere in agguato su enormi veicoli spaziali nascosti tra gli asteroidi.

Forgan ritiene che la ricerca di vita extraterrestre non è da considerarsi un fallimento, anzi, gli scienziati hanno appena cominciato a scalfire il lembo della nostra galassia, cercando segnali alieni o altri segni di vita su pianeti nella fascia abitabile.

Tuttavia, ci sono alcuni astronomi convinti che non ci sia vita intelligente in un raggio abbastanza vicino alla Terra e che dunque non sia possibile un contatto, solo perché non si è riusciti ancora a trovare nessuna prova conclusiva in contrario.

Ma per Forgan non è così: «Non abbiamo ancora fallito, perché non abbiamo svolto tutte le ricerche necessarie, nonostante abbiamo a disposizione tutti i mezzi per verificare l’ipotesi».

Come riporta il Daily Express, Forgan sottolinea che solo una piccola parte della galassia è stata esplorata, e solo alla ricerca di una particolare frequenza delle onde radio. Il ricercatore ritiene che è necessario osservare la galassia nella sua interezza, alla ricerca di segni di inquinamento alieno, rovine su pianeti apparentemente deserti e segni di attività minerarie sugli asteroidi.

Con un esempio plastico, Forgan ha mostrato l’immagine di un campo di calcio, mostrando che abbiamo cominciato ad esplorare solo la minima parte della nostra galassia. Il grafico mostra un piccolo quadrato blu, che rappresenta le dimensioni della parte di spazio finora monitorato nella Via Lattea.

«Il quadratino è solo una frazione della Via Lattea che abbiamo esplorato», dice Forgan. «Non abbiamo nemmeno un sondaggio completo del Sistema Solare. Potrebbero esserci veicoli alieni anche nella fascia di asteroidi».

Secondo il ricercatore, non è così strano ipotizzare che antiche civiltà aliene possano aver abbandonato il loro pianeta quando questo è diventato inabitabile, trovando rifugio in astronavi che vagano per lo spazio o che possano trovare orbita attorno ad una stella, fonte inesauribile di energia.

«Se veramente capissimo di essere gli unici esseri intelligenti in un raggio di 10 mila anni luce, vuole dire che saremmo veramente in una situazione speciale e dovremmo cambiare il modo in cui trattiamo la Terra», commenta il ricercatore.

Tuttavia, Forgan pensa che non siamo così speciali e che altri esseri senzienti potrebbero trovarsi a distanza ravvicinata: «Dobbiamo proseguire la ricerca, anche se non riuscissimo a trovare nessun altro».[fonte]

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