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Due nuovi “possibili gemelli” della Terra sono stato scoperto dal telescopio spaziale Keplero, della Nasa. Si trattano di esopianeti, corpi extrasolari che ora saranno sottoposti a verifiche particolari per appurare se possano ospitare la vita.

L’annuncio è stato lanciato dalla stessa agenzia spaziale che, dal 2009, attraverso Keplero, cerca nuove forme di vita nello spazio e, in questo tentativo, ha monitorato 150mila stelle simili al nostro Sole, catalogando tutti i pianeti attorno ad esse e scoprendone così numerosi degni di interesse.

“Ogni risultato che arriva dal cacciatore di pianeti Keplero è un tesoro con i suoi dati ci porta un passo più vicini a rispondere alla domanda se siamo soli nell’Universo” ha spiegato John Grunsfeld, amministratore associato del Science Mission Directorate della Nasa presso la sede dell’agenzia a Washington.

“Il team di Keplero e la sua comunità scientifica continuano a produrre risultati impressionanti, con i dati forniti da questo venerabile esploratore”, ha aggiunto.

In particolare, due dei pianeti scoperti dal telescopio  “sono più simili alla Terra” di eventuali pianeti conosciuti trovati finora al di fuori del nostro sistema solare. Questo perché, spiegano ancora gli esperti, sembrano avere superfici dure e rocciose e orbitano ad una distanza dalla loro stella madre, nella cosidetta “zona Goldilocks”, che non è nè troppo calda nè troppo fredda

“Ora siamo più vicini di quanto sia mai stato fino ad ora a trovare un gemello della Terra attorno a un’altra stella” ha dunque concluso.

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