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15 agosto 1977: viene registrato un misterioso impulso radio proveniente dallo spazio profondo. 15 agosto 2014: nei cieli di Porto Rico, una semplice webcam registra quello che sembra una replica dello stesso messaggio. Possibile?

Il tabulato del famoso “Segnale WoW!”

La storia si ripete: 15 agosto 1977, il radiotelescopio Big Ear dell’Università dell’Ohio registra un misterioso impulso radio proveniente dallo spazio profondo, passato alla storia come “Segnale WOW!”, dal commento di stupore scritto a mano sul tabulato stampato dal computer. 15 agosto 2014: nei cieli di Porto Rico, una semplice webcam registra immagini ed audio che sembrano una replica di quello stesso messaggio.

 

Sono decenni che gli scienziati sono in ascolto per captare trasmissioni radio provenienti da altri pianeti abitati da creature intelligenti. I primi a suggerire di cercare nello spettro delle microonde per individuare le comunicazioni interstellari  furono, nel 1959, due fisici della Cornell University, Philip Morrison e Giuseppe Cocconi. Un’idea subito abbracciata da Frank Drake– l’inventore della famosa equazione per calcolare le potenziali civiltà aliene sparse nel cosmo.
La conferenza organizzata nell’ottobre del 1961 nella Virginia dell’Ovest segnò il punto di partenza del SETI– acronimo di Search for Extra Terrestrial Intelligence – il progetto promosso proprio da Drake e diventato una realtà nel 1974. Tra i radiotelescopi coinvolti nella raccolta di dati, c’è anche l’ osservatorio di Arecibo, a Porto Rico.

Ma dopo il Segnale WOW!, da 37 anni a questa parte, nessuna antenna ha mai più catturato emissioni radio del genere.
Fino ad oggi.
Un gruppo di ricercatori alternativi ha annunciato di essere entrato in contatto con una forma di vita intelligente sconosciuta. Nel giorno dell’anniversario del Segnale WOW!, Joshua P. Warren e i suoi collaboratori hanno infatti inviato un messaggio registrato da George Noory, il conduttore di un programma radiofonico molto noto negli Stati Uniti, “Coast to Coast”, nelle vesti di ambasciatore della Terra. Per tutto il giorno, da Arecibo e da altre località, hanno trasmesso queste parole:
“In questa data- tempo terrestre 15 agosto 1977- avete cercato di comunicare con noi. Ora siamo orgogliosi di riconoscere il messaggio e di rispondere. Io rappresento coloro che vogliono superare le sfide delle nostre civiltà e fruire del cosmo in reciproca esplorazione. Io parlo a nome dei Terrestri che credono sia arrivato il momento per il nostro popolo di entrare in contatto con il vostro popolo per apprendere e vivere in armonia.

L’oggetto apparso nei cieli di Porto Rico lo scorso 15 agosto

“Come prova della vostra cooperazione, per condividere questa data come quella di nascita di una nuova era di pacifico contatto, umilmente e sinceramente vi chiedo di apparire oggi, alla nostra gente, nei cieli vicino a queste coordinate GPS: 18 gradi, 1 minuto e 385 secondi Nord; 67 gradi, 10 minuti e 454 secondi Ovest. Vi chiedo anche di incrementare la vostra comunicazione e comprensione nei prossimi giorni. In pace, armonia e buona volontà. Grazie.”
Inaspettatamente, la risposta sarebbe davvero arrivata. Nel punto indicato dalle coordinate era piazzata una telecamera puntata verso il cielo, in funzione per molte ore ininterrottamente, che avrebbe registrato alcune anomalie.
Innanzitutto, un oggetto che sembra apparire e scomparire all’improvviso. E poi, un suono che assomiglia a quello captato nel 1977. L’equipe di Warren lo ha comparato con il Segnale WOW!, riscontrando delle analogie, tanto da ipotizzare che si sia trattato di un secondo tentativo di entrare in comunicazione con noi.
“Crediamo che l’Ufo ci abbia inviato lo stesso segnale arrivato dallo spazio e registrato dal SETI 37 anni fa”, ha detto il ricercatore. “È stata una vera sorpresa. L’originale Segnale WOW! è stato captato da un’enorme antenna che scandagliava il cosmo e il nostro segnale è stato catturato da una normale webcam, non ce l’aspettavamo. Non è identico, ma è fondamentalmente la stessa trasmissione trasformata in audio. O meglio, sono così simili che si tratta dello stesso suono captato in modi diversi.”
Sul sito Areciboproject.com, Warren ha postato la sequenza video in cui si vede una piccola macchia scura (“a forma di disco”) palesarsi tra le nuvole, davanti alla telecamera in diretta streaming. In contemporanea, il microfono della webcam ha registrato anche quel suono insolito che si è ripetuto, in diverse modulazioni, nell’arco della giornata del 15 agosto.

Un’altra strana immagine ripresa nel 2012 o a Porto Rico

“Da notare che esso non si poteva sentire all’ udito, era ovviamente un segnale elettromagnetico indotto nel microfono. Non si tratta però di un effetto Larsen, le apparecchiature erano schermate per evitarlo ed erano monitorate dal nostro personale. Inoltre, le trasmissioni inviate dal nostro gruppo erano lontane miglia dalla telecamera e consistevano solo nel messaggio di Noory.”
Il filmato è stato analizzato a Washington D.C. dal regista Eric Scott, mentre l’audio è stato elaborato da uno studio in Carolina del Nord. I ricercatori sono pronti a far esaminare il video ad altri esperti, sia per verificare il presunto Ufo, sia per comparare i due file audio. Da parte sua, Joshua Warren sembra però non avere dubbi sulla realtà di quanto accaduto lo scorso 15 agosto.

“Dopo sette anni di ricerca da queste parti, tutte le prove raccolte a Porto Rico suggeriscono che potremmo avere a che fare con una nuova forma di vita”, afferma. “Droni a volte enormi, a volte più piccoli: credo che questi esseri possano essere un ibrido organico/elettronico altamente avanzato ed estremamente efficiente. Probabilmente si sono evoluti per molto più tempo degli umani e ora sono in grado di compiere viaggi interstellari e interdimensionali, apparendo e scomparendo dalle nostre dimensioni visibili quasi istantaneamente.”
Inoltre, le varie immagini scattate sull’isola e le numerose testimonianze – a suo dire- proverebbero la volontà, da parte di queste creature, di tentare un approccio con i terrestri e non solo in epoche recenti.  ”Secoli di tradizioni locali, combinati con le nostre moderne ricerche, indicano che potrebbero essere sensibili al pensiero umano, spesso impegnandosi in un contatto quando una singola persone o un gruppo di persone telepaticamente desidera interagire con loro. Non conosciamo i loro programmi finali, ma se fossero stati dannosi per noi umani, ne avremmo già subito le conseguenze.” [fonte]

 

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