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Il mistero dei fenomeni luminosi nei cieli norvegesi negli anni 50: dopo oltre sessant’anni l’agenzia statunitense fa una rivelazione…

STRANI RAGGI di luce che si stagliavano nel cieli. Scie luminose che si rincorrevano dopo il tramonto: tutta la Norvegia degli anni 50 era sicura di vedere atterrare da un momento all’altro una navicella spaziale, come quelle che gli abitanti del paese scandinavo iniziavano a vedere al cinema e di cui leggevano su romanzi e riviste. Invece nulla, nessun alieno né veicolo extraterrestre si è mai palesato. Per oltre sessant’anni, però, i norvegesi hanno continuato a pensare a quei fenomeni rimasti senza una spiegazione, a quegli “oggetti volanti non identificati” che persino i piloti degli aerei di linea vedevano sopra i loro velivoli durante i viaggi. Fino al 2 luglio. Giorno in cui, con un tweet, la CIA ha tolto ogni dubbio (e anche un po’ di poesia) su cosa stava accadendo nei cieli della Scandinavia a metà del secolo scorso.

“Vi ricordate i racconti di strane attività nel cielo negli anni 50? Eravamo noi”: un post per tranquillizzare chi ancora temeva un’invasione aliena e una spiegazione scientifica ai fenomeni luminosi osservati da migliaia di persone. Si trattava, spiega l’agenzia di Intelligence statunitense, di test di volo della flotta militare. Più nello specifico, dei famigerati e top secret aerei spia U2 che, volando a quota 18.000 metri, un’altezza superiore a quella dei normali aerei passeggeri e militari, riuscivano a riflettere i raggi del sole anche dopo il tramonto. Un segreto che, secondo il governo Usa, doveva rimanere tale per evitare che i sovietici venissero a conoscenza degli scopi militari statunitensi durante la Guerra Fredda.

E se quella sul caso norvegese fosse solo la prima di una serie di rivelazioni? Se la Cia decidesse di fare luce anche su altri misteri rimasti ancora insoluti? Magari su uno dei 445 avvistamenti italiani (di cui sette nel 2013) registrati dall’Aeronautica negli ultimi 40 anni. O sulla storica ondata di fenomeni “non identificati” dell’autunno 1954 che ha interessato tutta l’Europa, compreso il nostro Paese, e che, guarda caso, è avvenuta nello stesso periodo delle scie luminose scandinave.

In realtà l’account Twitter dell’Agenzia Usa – fa notare il Cicap, organizzazione senza finalità di lucro nata per promuovere un’indagine scientifica e critica sul paranormale e le pseudoscienze – rilancia materiale già declassificato nel 1998. L’anno scorso quel materiale aveva avuto un’altra eco mediatica quando era stato deciso di declassificare ulteriori parti, non ufologiche, del saggio. Insomma la Cia ha declassificato una cosa già declassificata.[fonte]

 

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