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Nel 2030 l’uomo volerà su Marte: ecco, secondo la NASA, le tappe che condurranno alla prima colonizzazione extraterrestre.

Aprire le finestre e… vedere rosso. Dal 2030, su Marte (Foto: © NASA)

2020, 2025, 2030: sono le prossime date che, secondo la NASA, segneranno la storia dell’esplorazione spaziale e che porteranno, forse, l’uomo su Marte.
Lo ha ribadito qualche giorno fa l’Agenzia Spaziale a stelle e strisce con un’infografica pubblicata sul suo sito. Ma cosa cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi 16 anni?

Obiettivo 1: lo spazio profondo
La prossima tappa è fissata per il 2020 (più o meno), quando la NASA invierà una missione robotizzata verso un asteroide per catturarlo e portarlo in orbita attorno alla Luna. Ciò significa che per quella data dovrà essere pronta la tecnologia necessaria per atterrare su un pianetino, raccogliere dei campioni e tornare alla base. Che potrebbe essere la Terra, una navicella spaziale o un stazione orbitante.

Obiettivo 2: sbarcare su asteroide
Se la prova generale con i robot andrà secondo i piani, la NASA sarà pronta a far sbarcare astronauti in carne e ossa su un asteroide nel 2025: sarà la prova generale delle tecnologie per il viaggio e la comunicazione con punti del Sistema Solare fino ad oggi esplorati solo dalle sonde.

Obiettivo 3: Marte
Già da anni il pianeta rosso è tenuto sotto stretta osservazione da numerosi occhi elettronici e robot esploratori, di cui Curiosity è solo l’ultimo rappresentante. Queste missioni, iniziate negli anni ‘60 con il programma Mariner, hanno permesso agli astronomi di raccogliere numerose informazioni su Marte ma anche su ciò che i primi astronauti dovranno affrontare lungo il viaggio, per esempio il livello di radiazioni cosmiche.

 

Nel 2020 la NASA ha in programma l’invio su Marte di un nuovo rover, erede di Curiosity. Il suo compito sarà quello di cercare tracce di vita (come al solito) ma anche di testare alcune tecnologie che, nel 2030, saranno indispensabili all’atterraggio e alla sopravvivenza dei primi coloni spaziali.

La strada della Nasa, per quanto ambiziosa, sembra molto più realistica del progetto privato Mars One che ha già iniziato le selezioni degli astronauti da spedire sul Pianeta Rosso nel 2025.[fonte]

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